ALLA SCOPERTA DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLA CROAZIA

L’Ente Nazionale Croato per il Turismo presenta il patrimonio UNESCO a Siena dal 28 al 30 settembre

La Croazia è un Paese caratterizzato da una ricca eredità culturale. A confermarlo è la lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO che accoglie nel Paese numerosi siti materiali e tradizioni tipiche delle varie culture locali e regionali. Anche quest’anno l’Ente Nazionale Croato per il Turismo presenta la sua offerta culturale, i siti tutelati dall’UNESCO così come il patrimonio immateriale alla nuova edizione del World Tourism Event a Siena, dal 28 al 30 settembre.

Crocevia tra Oriente e Occidente, tra l’Europa centrale e il Mediterraneo, la Croazia ha sviluppato nel tempo un’ampia tradizione artistica, letteraria e musicale.

Tra i primi siti inseriti nel Patrimonio dell’UNESCO nel 1979 si annoverano: il Palazzo di Diocleziano a Spalato, costruito dall’Imperatore romano oltre 1.700 anni fa e inserito nel contesto di un’incantevole città medievale, la città antica di Dubrovnik – conosciuta come la “Perla dell’Adriatico” le cui mura alte fino a 25 m e lunghe 2 km proteggono il centro storico caratterizzato da chiese gotiche, rinascimentali e barocche – e il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, formato da 16 laghi di rara bellezza. Nel 1997, altri due siti sono stati inseriti sotto la tutela dell’UNESCO; a nord, in Istria, il complesso paleocristiano della Basilica eufrasiana a Poreč del VI sec. d.C. caratterizzato da suggestivi mosaici ed elementi architettonici di stile bizantino, invece a sud, in Dalmazia, si trova lo splendido nucleo storico di Trogir con gli incantevoli edifici pubblici, i palazzi e le fortificazioni e, degna di nota, la cattedrale romanico-gotica di Sveti Lovre.

Tre anni più tardi anche la Cattedrale di San Giacomo a Šibenik, costruita tra il XV e XVI secolo interamente in pietra, entra nella celebre lista, seguita qualche anno dopo, nel 2008, dalla piana di Starigradsko Polje (isola di Hvar), testimonianza del sistema di divisione del terreno utilizzato dagli antichi coloni greci, e nel 2016 dalle pietre tombali medievali “Stećci” scolpite in pietra calcarea e diffuse nelle Regioni di Spalato e Dubrovnik.

Nel Patrimonio UNESCO sono inseriti dall’anno scorso anche le Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo – con il sistema difensivo di Zara e la fortezza di Sveti Nikola di Šibenik – e le foreste primordiali di faggi comprese tra i Parchi nazionali del Sjeverni Velebit e di Paklenica. 

Oltre a questi splendidi siti da visitare, la Croazia vanta anche un Patrimonio culturale immateriale, come: il canto delle Klape in Dalmazia, coro maschile a cappella, il torneo cavalleresco Sinjska Alka a cui partecipano gli eredi dei primi eroi locali che presero parte alla battaglia vinta sull’esercito turco o la danza Nijemo kolo, il cerchio muto, in cui i membri danzano formando un cerchio accompagnati da canti tradizionali.

Tra i prodotti artigianali sotto la tutela dell’UNESCO, da citare: il merletto di Pag, autentico capolavoro artigianale svolto dalle donne dell’isola, a cui è dedicato ogni anno il Festival dei merletti, i Licitari, dolcetti di pan di zenzero e miele spesso a forma di cuore risalenti al XIII secolo e i tradizionali giocattoli di legno dello Zagorje creati a partire dal XIX secolo nella Croazia centrale.

Inoltre, tra gli appuntamenti culturali da non perdere, spiccano la Festa di San Biagio, santo patrono di Dubrovnik, che si tiene ogni anno a inizio febbraio, la Processione di primavera delle regine di Gorjani (Slavonia) in cui un gruppo di ragazze la domenica di Pentecoste attraversano il paese in processione in un rituale di canti e balli, e il Carnevale dell’area di Kastav (Quarnaro), in cui una decina di uomini mascherati e con copricapi dai motivi floreali sfilano per le strade di Kastav e dei paesini limitrofi.

Questo e molto altro attende i visitatori al WTE – Salone Mondiale del Turismo a Siena presso il Santa Maria della Scala, uno dei più importanti musei della città.