Life Strade

PREVENZIONE DELLE COLLISIONI TRA FAUNA SELVATICA E VEICOLI: 

SE NE PARLA A PERUGIA NELLAMBITO DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE CHE SI TERRAIL 4 E IL 5 OTTOBRE, ORGANIZZATO DALLA REGIONE DELLUMBRIA

Esperti italiani e stranieri si confronteranno su monitoraggio e azioni di prevenzione della mortalità della fauna su strada, mettendo a confronto ricerche ed esperienze in Italia, Europa e Stati Uniti, nellambito del progetto europeo Life Strade

Si intitola Wildlife Road Kill Prevention: Theory, Research and Practice il convegno internazionale in programma il prossimo 4 e 5 ottobre a Perugia, che vede studiosi di diversi paesi del mondo confrontarsi sulle politiche e le progettualità per la prevenzione delle collisioni tra veicoli e fauna selvatica.

Ad aprire il convegno sarà l’Assessore all’Agricoltura, Cultura e Ambiente Fernanda Cecchini, per poi lasciare spazi agli interventi tecnici di ricercatori ed esperti di prestigiose università italiane, come quella di Torino, di Trento e di Trieste, europee (Svezia, Germania, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca) e di atenei americani come l’Università dello Utah e della California, nonché soggetti diversi che da tempo portano avanti studi sulla tematica.

Non è un caso che il progetto Life Strade -che coinvolge, in Italia, tre regioni -l’Umbria (con il ruolo di coordinatore), le Marche e la Toscana e cinque province (Perugia, Terni, Siena, Grosseto e Pesaro Urbino) abbia scelto questa tematica” -evidenzia l’Assessore Cecchini- “Il traffico veicolare rappresenta, infatti, una delle cause di mortalità della fauna selvatica in costante crescita, a causa dell’aumento dei veicoli in circolazione. Nella Regione Umbria, ad esempio, sono stati registrati circa 1.500 incidenti stradali causati dalla fauna selvatica nel solo periodo che va tra il 2013 e il 2016.  Le specie più investite sono: il cinghiale, il capriolo, il daino e l’istrice. Inoltre purtroppo sono spesso coinvolte anche specie di particolare interesse naturalistico quali il lupo e il gatto selvatico.

Negli Stati Uniti la mortalità della fauna selvatica in seguito a collisioni con gli autoveicoli viene stimata nell’ordine di un milione di vertebrati al giorno, mentre in Europa gli uccelli e mammiferi travolti ogni anno sulle strade sarebbero tra i 10 e i 100 milioni.

In ciascuna provincia italiana si stimano oltre 15.000 animali travolti ogni anno, anche se non c’è ancora un accurato programma di monitoraggio. I dati attualmente disponibili si riferiscono esclusivamente ai danni denunciati o indennizzati da ciascuna provincia secondo le normative vigenti, pertanto si tratta di dati parziali, che tendono a sottostimare il fenomeno.

Con dati così allarmanti, diventa fondamentale un monitoraggio più attento del fenomeno e  l’individuazioni di azioni che possano contribuire a mitigarlo. Scopo del progetto Life Strade, avviato nel 2013 e in dirittura d’arrivo a marzo del prossimo anno, è proprio quello di creare un archivio informatico delle collisioni fauna-veicolo, continuamente aggiornato (attualmente contiene oltre 8mila segnalazioni di incidenti), sul quale costruire una mappa del rischio reale. Quindi -e qui sta l’aspetto innovativo del progetto- implementare un sistema di prevenzione, che da un lato, attraverso un sistema sonoro, mira a dissuadere l’animale dall’attraversare la strada e, attraverso un sistema radar, avverte gli automobilisti dell’eventuale presenza degli animali.

L’Assessore Cecchini conclude osservando come “Il convegno del 4 e 5 ottobre nel capoluogo umbro rappresenta un utile e importante momento di confronto sullavanzamento del progetto, analizzando  anche soluzioni al problema messe in atto da altri soggetti a livello europeo e in altri paesi del mondo.”

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